Joe Oppedisano

Socio Onorario

Un ritratto non è una somiglianza. Nel momento in cui un’emozione o un fatto è trasformato in una fotografia, esso non è più un fatto ma un’opinione”.
Quello che mi attira di più, al di fuori dei tradizionali criteri pubblicitari e commerciali, è capire tutto cio che e diverso, che appartiene alle cosiddette sub-culture: persone o gruppi che vivono, e spesso sopravvivono, solo grazie alla passione che mettono in quello che fanno. (Joe Oppedisano)
Nato a Gioiosa Ionica ( RC ) nel 1954, a sette anni si trasferisce a New York con la famiglia. Giovanissimo comincia a dedicarsi alla fotografia; nel 1971 si scrive al Queens College di New York e, nel 1973, frequenta un corso di fotografia presso la stessa Università.Nello stesso anno frequenta la School of Visual Arts di New York; contemporaneamente approfondisce la sua esperienza professionale, lavorando come assistente per alcuni noti fotografi pubblicitari.
Nel 1976 avvia la sua carriera di free-lance; per l’Alitalia di New York compie un reportage di promozione turistica in Toscana e , nello stesso anno, svolge un sopralluogo in Friuli, dove realizza una seria fotografica sulle zone terremotate e sui senza tetto, lavoro pubblicato sul quotidiano americano Philadelphia Herald. Nel 1979 è invitato dall’International Center of Photography di New York a “Venezia ’79 la fotografia”, dove è assistente di vari gruppi internazionale di lavoro. Nel 1982 torna in Italia e si stabilisce a Milano: qui, oltre a svolgere in qualità di inviato reportage culturali per la rivista americana’ Attenzione “, collabora con diversi agenzie e case editrici,
realizzando servizi per riviste (Rizzoli , Mondadori) e numerose campagne pubblicitarie, tra le quali Adidas, Yomo, Pionier, Hitachi, Panasonic, Grundig ,KodaK, Apple, Fiat, Alfa Romeo, Campari, R.A.S. American Express etc. Parallelamente al lavoro commerciale svolge un’autonoma e continua sperimentazione sull’immagine, che lo spinge a indagare generi diversi, come il ritratto, il paesaggio, il nudo, e ad approfondire anche aspetti tecnico-strumentali del mezzo fotografico. Nasce così un linguaggio originale basato su un prolungamento del tempo reale di visione dell’immagine; una tecnica ottenuta da Oppedisano grazie a modifiche da lui studiate e messe in opera sulla sua macchina fotografica (per le sue caratteristiche uniche al mondo), in grado di ottenere una fusione tra un fotogramma e un altro). I risultati di tale incessante ricerca sono stati pubblicati su numerose riviste specializzate, e esposti a numerose mostre in Italia e all’estero.
Nel 1987 utilizza la grande Polaroid 50X60, di cui esistono solo tre esemplari al mondo, realizzando una serie di immagini acquistate dalla Collezione Polaroid Internazionale. Nel 1989, sempre con questa Polaroid, svolge una galleria di ritratti, non solo di persone ma anche di animali e oggetti, dedicata al mondo del circo. Segue, l’anno successivo, l’affascinante serie di personaggi in costume, realizzata in uno studio all’aperto in Piazza Duomo a Milano durante il Carnevale. Nel 1991, ancora in collaborazione con la Polaroid, partecipa alla mostra in Progress Sviluppi non premeditati, ordinata presso il palazzo delle Esposizioni di Roma, avviando in tale occasione anche un progetto centrato su musicisti e artisti di strada.Nel 1994 continua questa ricerca con una mostra in progress a Ferrara durante il Buskers Festival. Nel 1995 è invitato dal museo Alinari di Firenze alla mostra “Un Secolo di Ritratti in Italia 1895- 1995” organizzata nell’ambito della Biennale di Venezia. Nel 1997 è commissionato dalla Imation 3M una sequenza di imagini di N.Y. con le macchine usa e getta pubblicata dall’ editore Federico Motta. Nel 1998 l’editore Federico Motta pubblica la sua ricerca di oltre 10 anni sui personaggi del circo. Doppo il successo del volume di “NewYork”, nel 1999 è commissionato dalla Imation 3M un nuovo volume ” On The Road ” utilizzando le macchine usa e getta. Nel 1999 l’editore Charta Pubblica il volume “Inner Self”. Nel 2001 viene invitato all’ Art Fiera di Bologna per una performance Mostra in Progress dove realizza una serie di ritratti di vari Artisti e personaggi del mondo del Arte. Nel 2002 è invitato ad esporre “Collages & Estensioni” alla Quebec Art Fair (Canada). Nel 2003 è invitato da Uliano Lucas e la Fondazione Mazzotta a partecipare alla Grande colletiva “Il Bacio” e nello stesso periodo inaugura una sua Personale “Estensioni Musicali” al Museo Nazionale della Musica a Havana-Cuba. Nel 2004 Giulio Einaudi Editore pubblica 3 delle sue immagini nel volume Storia d’Italia Annali N° 20 “L’immagine Fotogarfica”; nello stesso periodo è presente al Biennale di Brescia con la sua mostra ormai storica “Il Circo”

Portfolio


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